03/12/2021
Amaurosi di Leber, intervento con la prima terapia genica oculare
Trattato con la terapia genica il primo paziente con Amaurosi congenita di Leber (LCA) all’Ospedale Sacco di Milano. Il trattamento è stato reso possibile grazie al fatto che il farmaco voretigene naparvovec, dopo aver superato una sperimentazione di fase I realizzata grazie alla collaborazione tra l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli (Napoli), la Fondazione Telethon e il Children Hospital di Philadelphia, sia stato approvato da FDA, EMA e quindi da AIFA.
La LCA è una malattia rara ereditaria della retina, recessiva, causata da mutazioni in entrambi gli alleli del gene RPE65. Nel mondo si stima un’incidenza di 3 casi ogni 100.000 nati vivi, di questi il 5% ha una mutazione nel gene RPE65. Questi pazienti vanno incontro ad una perdita quasi totale della vista sin dalla tenera età con iniziale nictalopia e un progressivo restringimento del campo visivo fino alla cecità totale entro i 20 anni. Fino ad oggi non vi era alcuna cura per questi bambini e si assisteva impotenti all’inesorabile perdita della vista.
La terapia genica ha dimostrato di avere la potenzialità di interrompere la degenerazione e ripristinare la sensibilità retinica di questi pazienti con un profilo di sicurezza ed efficacia favorevoli.
Il nuovo farmaco viene somministrato attraverso un intervento di microchirurgia: la retina viene staccata sotto controllo del microscopio con tomografia a coerenza ottica integrata e viene iniettato a diretto contatto con le cellule target della retina affette dalla malattia, con minimo rischio di disseminazione sistemica del farmaco.
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