07/05/2021
Nuove possibilità per il controllo delle cellule staminali nelle terapie avanzate
Uno studio recentemente pubblicato su Nature Communications chiarisce il ruolo della proteina FOXM1 nella regolazione delle cellule staminali della pelle, aprendo le porte a nuove applicazioni cliniche per malattie come l’epidermolisi bollosa. La ricerca, condotta da un team dell’Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore) al Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari” (CMR) e di Holostem Terapie Avanzate, è guidata dal prof. Michele De Luca, Direttore del CMR e Direttore Scientifico di Holostem Terapie Avanzate e recente vincitore di un ERC Advanced Grant.
Le evidenze raccolte permetteranno un migliore controllo del contenuto in cellule staminali nei lembi di pelle cresciuti in laboratorio, facilitando lo sviluppo di terapie geniche e cellulari combinate per la cura di diverse forme di epidermolisi bollosa e di altre malattie genetiche della pelle.
La ricerca si inserisce all’interno di un filone che vede coinvolte da diversi anni le istituzioni scientifiche della medicina rigenerativa di Modena. “Con il noto studio pubblicato su Nature nel 2017 in cui siamo stati in grado di rigenerare l’80% della pelle di un bambino di sette anni affetto da epidermolisi bollosa giunzionale, abbiamo dimostrato che c’è una differenza importante tra i tipi di cellule clonogeniche (o con simile capacità proliferativa) e che gli olocloni sono necessari per permettere una completa rigenerazione” – afferma Michele De Luca – “Con gli studi su p63, YAP1 e FOXM1 possiamo adesso caratterizzare meglio le cellule staminali e aumentare le nostre conoscenze sulla loro regolazione, aprendo le porte a nuove applicazioni cliniche”.
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